IL resto del carlino
“Emozione infinita, grazie Eros”
Ramazzotti per il suo nuovo disco ha scelto anche tre brani dei maceratesi Emilio Munda e Piero Romitelli
Eros Ramazzotti insieme a Piero Romitelli ed Emilio MundaEros Ramazzotti insieme a Piero Romitelli ed Emilio Munda
Eros Ramazzotti insieme a Piero Romitelli ed Emilio Munda
di Paola Olmi
Un’altra grande soddisfazione per i musicisti Emilio Munda e Piero Romitelli: ieri è uscito il nuovo disco di Eros Ramazzotti in vinile e in cd dal titolo ’Battito infinito’ che contiene tre brani degli artisti maceratesi.
Come è nata questa collaborazione?
“Lavoriamo con Eros – dice Munda – da un paio di anni. All’inizio gli abbiamo inviato una canzone per la quale ha manifestato il suo apprezzamento, incoraggiandoci a inviarne altre. Così abbiamo fatto. Stavolta su una rosa di molti testi e musiche ne ha scelte ben tre che usciranno sia in italiano che in versione spagnola. Nel 2019 ci aveva invitato ad Ancona durante il suo tour; abbiamo allora avuto modo di capire bene, parlandoci un po’, cosa cercava nei testi e nella musica”.
Quali sono le vostre canzoni presenti in “Battito infinito”?
” I titoli dei tre nostri brani – conclude Munda – sono ’Nessuno a parte noi’, ’Gli ultimi romantici’ e ’Ti dedico’”.
Cosa significa lavorare per Ramazzotti?
“E’ un sogno – spiega Romitelli – perché io sono cresciuto musicalmente negli anni ’90 e in Italia c’era lui, Vasco, Zucchero, Laura Pausini e pochi altri”.
Cosa ha lui rispetto ad altri interpreti?
“Ci dà la possibilità di portare la musica in gran parte del mondo, la sua visibilità è pressoché totale. Sono davvero pochi ad avere questo raggio d’azione. Già sono uscite tutte le date del suo tour e sapere che i nostri pezzi viaggeranno per il mondo musicale con Ramazzotti ci riempie di gioia”.
Prima di inviare un brano a un artista che lavoro fate?
“Una mia tecnica di scrittura – spiega Romitelli – è quella di fare un lavoro di ricerca e di repertorio. Ogni cantante ha un suo range vocale, un suo stile, un suo linguaggio. Alcune volte non conosciamo personalmente i cantanti e dobbiamo studiare indirettamente il loro pensiero per proiettarci nella loro personalità e creare qualcosa in cui si identificano e che decidano di interpretare”.